Frequentemente trascurata e sottovalutata, la pianificazione della propria successione costituisce, invero, lo strumento con cui è possibile pianificare propri interessi e lasciare testimonianza di sé per il tempo in cui si avrà cessato di vivere.
Per questa ragione non concepiamo il testamento come semplice negozio attributivo di beni, bensì quale STRUMENTO DI TRASMISSIONE DI VALORI che hanno caratterizzato la vita delle persone. Persone che, con fatica hanno conseguito, ciascuno in proporzione alle proprie capacità, risultati che mai possono considerarsi trascurabili.
Ciò rende la consulenza in ambito successorio irrinunciabile per i cittadini nonché un onere e un onore per il notaio, che si renderà depositario di una volontà preziosa destinata a perdurare nel tempo; un dialogo con il testatore principalmente focalizzato sulla sua storia individuale e sulle sue esigenze.
L’obiettivo perseguito è, quindi, un trapasso generazionale fiscalmente vantaggioso, inteso a prevenire liti fra i beneficiari e a perpetuare i valori personali del testatore, nella piena consapevolezza dell’importanza, sociale ed emotiva, del momento.
Quanto descritto è concretizzato attraverso l’assistenza rispetto a tutti gli strumenti di devoluzione successoria:
- testamenti per atto di notaio;
- consulenza rispetto a testamenti olografi;
- patti di famiglia;
- atti segregativi di protezione del patrimonio (fondo patrimoniale, vincolo di destinazione, trust)
- donazioni;
- lasciti solidali;
- società familiari.
Il ruolo del notaio non si esaurirà, però, con il ricevimento e la conservazione di queste preziose volontà; l’ufficio notarile proseguirà assistendo gli eredi e i beneficiari in tutte le attività successive alla morte:
- pubblicazioni di testamenti;
- accettazioni o rinunzie di eredità;
- acquisti e rifiuti di legati;
- accordi di reintegrazione della legittima;
- presentazione delle dichiarazioni di successione;
- atti notori e dichiarazioni sostitutive;
- inventari;
- apertura di cassette di sicurezza.
Gli eredi e i legatari devono presentare in via telematica all'Agenzia delle entrate la dichiarazione di successione, che indica i beni immobili di proprietà del defunto, i conti correnti, gli investimenti finanziari, i crediti e i debiti, entro un anno dalla morte. Il nostro studio può assistervi per la compilazione e la presentazione della dichiarazione di successione e in tutti gli adempimenti connessi. Gli eredi e i legatari sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione entro un anno dalla morte. È comunque sufficiente che la dichiarazione sia sottoscritta da uno qualsiasi dei soggetti obbligati.
La dichiarazione di successione deve essere redatta utilizzando il modello ufficiale, e presentata, per via telematica, all'ufficio dell'Agenzia delle entrate competente in base all'ultimo domicilio del defunto. La redazione della dichiarazione di successione presuppone la conoscenza delle norme del Codice civile e della normativa fiscale; quindi, è opportuno farsi assistere da un notaio, o comunque da un professionista qualificato. L'imposta di successione non deve essere pagata immediatamente, ma solo quando viene liquidata dall’Agenzia delle entrate, dopo la presentazione della dichiarazione, con un avviso notificato ai contribuenti. Quando nell’eredità sono compresi beni immobili, occorre invece liquidare e versare, contestualmente alla presentazione della dichiarazione di successione, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, l’imposta di bollo e le tasse ipotecarie.
La dichiarazione di successione telematica comprende un prospetto relativo all’autoliquidazione delle imposte, e l’autorizzazione all’addebito su conto corrente. Nella dichiarazione di successione devono essere indicati i dati anagrafici del defunto e degli eredi e legatari, specificando il rapporto di parentela con il defunto. Nella dichiarazione di successione deve inoltre essere riportata la descrizione analitica di tutti i beni e diritti soggetti all'imposta, con il relativo valore. Nella dichiarazione di successione devono essere indicate anche le passività deducibili, specificando i documenti che le dimostrano.
La dichiarazione di successione deve sempre essere presentata, anche quando il defunto non aveva beni immobili. Non c'è l'obbligo di presentare la dichiarazione di successione solo quando l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto, e l'attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Ciò significa che la dichiarazione di successione deve essere presentata anche quando non deve essere pagata alcuna imposta, perché il patrimonio lasciato dal defunto è inferiore alla franchigia prevista dalla legge, e non ci sono immobili sui quali applicare le imposte ipotecarie e catastali. Il coniuge e i figli del defunto dovranno dunque presentare la dichiarazione di successione indicando tutti i beni lasciati dal defunto, con il loro valore, anche se poi dovranno pagare solo le imposte ipotecarie sugli immobili eventualmente compresi nell'eredità, dato che l'attuale importo della franchigia garantisce nella maggior parte dei casi l'esenzione dell'imposta di successione.
Ricordiamo anche che la prova della presentazione della dichiarazione della successione deve sempre essere richiesta dalle banche prima di poter mettere a disposizione degli eredi i rapporti già intestati a nome del defunto. Alternativamente si può ricorrere a una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, resa direttamente dagli eredi, avanti al notaio.
Le banche e gli intermediari finanziari per immettere gli eredi nella disponibilità dei rapporti già intestati a nome del defunto pretendono la prova della presentazione della dichiarazione della successione.
Questa prescrizione vale anche quando non è dovuta alcuna imposta grazie all'applicazione della franchigia, salvo che il coniuge e i figli, quali unici eredi, dichiarino sotto la propria responsabilità che l'attivo ereditario, nel suo complesso, non è superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari, il che esenta dall'obbligo della dichiarazione di successione.
Può, inoltre, capitare che venga richiesto. un atto notorio, o una dichiarazione sostitutiva di atto notorio per accertare la qualità di eredi.
È inoltre necessaria una copia autentica del verbale di pubblicazione del testamento, se presente, ed eventualmente una copia autentica della rinuncia all'eredità da parte di qualcuno degli eredi.